Associazione Scenario | Scenario e generazioni: l’Età della Consapevolezza | Recensione di Silvia Napoli
L’ensemble di giovanissimi e simpatici teatranti è una delle proposte più spumeggianti nella maratona delle giornate del premio.
La criticità che invece viene fatta emergere è quella di una città che non riesce più a valorizzare le sue migliori energie e che, per questo, non solo non sembra più così creativa, ma genera false aspettative e potenziali cervelli all’ammasso ovvero carne da macello cognitiva.
Un retropensiero fastidioso da adulta si insinua in me, non tanto rivolto al gruppo teatrale, che più sul pezzo di così non potrebbe stare, quanto a una generazione che comunque di fronte a questa età della consapevolezza non sa trovare un modo non autodistruttivo per far saltare il banco e dire che in fondo possiamo anche rifiutare quelle briciole di fette di torta, forse avvelenate, che ci vengono proposte, e che abbiamo noi una ricetta di torta più semplice, digeribile e soprattutto condivisibile.
I giovanissimi attori, autori, documentaristi – tutto e tutti insieme appassionatamente, in una logica assolutamente orizzontale e comunitaria – di Crisi Collettiva non hanno solo voglia di emergere, ma anche di imparare e crescere e uscire dal paese dei balocchi.
https://www.associazionescenario.it/wp-content/uploads/2023/10/Silvia-Napoli-Scenario-2023.pdf
